Gardiman e il COE lanciano “I Love Wood. I Love World”: una campagna di raccolta fondi per sviluppare competenze e dare lavoro a persone con disabilità in Guatemala. Con I Love Wood. I Love World si aiuta il programma di inserimento lavorativo per persone con disabilità “Alma de Colores” della comunità Tzutujil in Guatemala, promosso dal COE (Associazione Centro Orientamento Educativo). Come? Basta acquistare i mobili per bambini della linea I Love Legno di Gardiman e parte del ricavato sarà destinato al progetto.
02 novembre 2019
Quando tra il mondo del No Profit e quello del Profit esiste un sentire comune nascono idee giuste e collaborazioni autentiche.
È così che Marinella Bacchio, fondatrice della sede del COE a Mongrando e Cristiana Gardiman dell’omonima azienda biellese, hanno pensato I Love Wood. I Love World, una campagna che invita a fare un acquisto consapevole e virtuoso: il 25% del ricavato dalla vendita di ogni prodotto I Love Legno sarà destinato a creare professionalità e ad offrire un impiego ad adulti con disabilità. L’importanza del progetto sta nel dare coscienza a queste persone del loro valore, in un Paese dove l’accettazione delle capacità del disabile è ancora lontana dall’esserci.
Chiediamo a Marinella Bacchio di spiegarci meglio cos’è il COE (Associazione Centro Orientamento Educativo) e le sue finalità.
M.B.: “Ci tengo a precisare che il COE nasce 60 anni fa come Associazione. Diventa una ONG in seguito, seguendo l’evoluzione della legislazione italiana che dà solo a questa tipologia di organismi la possibilità di lavorare in progetti di cooperazione internazionale. Il COE viene fondato da Don Pedretti per dare risposte reali ai problemi della Valsàssina, in provincia di Lecco, dove allora viveva una popolazione svantaggiata in quanto lontana dalla città e dunque dall’istruzione. E proprio il primo atto concreto di Don Pedretti fu creare lì una scuola. Partirono poi i primi progetti all’estero e il primo Paese straniero in cui lavorò Don Pedretti fu il Camerum.
Cosa l’ha conquistata del pensiero di Don Pedretti?
M.B.: La sua filosofia rivoluzionaria, quello che lui chiamava la promozione integrale dell’individuo e che oggi si traduce nello scardinamento della retorica dell’umanitario. Cioè, il creare un vero coinvolgimento con il popolo con cui si interagisce e promuoverne l’autodeterminazione. Ogni sua azione mirava a dare voce a chi è stato privato, non solo delle risorse della sua terra ma, soprattutto, della propria identità culturale.
Come si è avvicinata al mondo della Cooperazione Umanitaria e quindi al COE?
Nei primi anni del 2000, in un viaggio in Centro America, ho incontrato il primo nucleo del progetto: genitori indigeni che cercavano qualcuno a conoscenza dei problemi della disabilità disponibile a collaborare volontariamente. In seguito io e mio marito, grazie ai periodi di ferie e alla maternità del secondo figlio, siamo stati in Guatemala per più volte e nel 2009 abbiamo frequentato il corso per volontari internazionali al COE.
Dalla conoscenza reciproca è nata l’idea di implementare “Alma de Colores”, il programma di inserimento lavorativo di quei bimbi che io incontrai, quasi vent’anni fa, ora diventati adulti e bisognosi di risposte specifiche per i loro bisogni specifici.
Alma de Colores è quindi il programma del COE cui andrà parte del ricavato della vendita della linea di prodotti I Love Legno di Gardiman. A cosa serviranno questi aiuti economici, nello specifico?
M.B. Serviranno a sviluppare programmi formativi per aumentare la possibilità delle persone con disabilità in Guatemala di ottenere un lavoro degno. Noi collaboriamo in sinergia con la controparte locale cui abbiamo fatto nel 2016, quando abbiamo lasciato il Paese, un passaggio di consegne: i mezzi, le attrezzature, l’aiuto tecnico/finanziario necessari a renderli autonomi. È quello che io definisco empowerment, cioè il trasferimento del potere, degli obiettivi, dei ruoli. Dall’Italia si manterrà poi un sostegno tecnico all’Equipe del luogo dal punto di vista formativo. Perché purtroppo là, in Guatemala, l’accesso scolastico non è garantito a chi ha disabilità.
Il lavoro più difficile che state facendo con Alma de Colores è proprio quello di cambiare la mentalità rispetto la disabilità.
M.B.: Sì, è il lavoro più impegnativo ed invisibile, per cui ci vorranno anni. Bisogna cambiare la percezione delle persone con disabilità da beneficiari degli interventi ad attori consapevoli di un cambiamento possibile: rendere consapevoli loro stessi dei diritti e doveri che li riguardano, partendo dalla Convenzione delle Nazioni Unite.
Come nasce la collaborazione tra COE e Gardiman e la nascita della campagna di raccolta fondi I Love Wood. I Love World a sostegno di Alma de Colores?
M.B.: Nasce da una grande amicizia e una stima reciproca con Cristiana Gardiman. La Gardiman è un’azienda socialmente impegnata da sempre. Ha collaborato con Enti e Organizzazioni che promuovevano l’inserimento, attraverso il lavoro, di soggetti problematici, o extracomunitari, o con problemi economici. E quest’anno, in quanto sponsor del Reload Sound Festival ha messo a disposizione una zona sicura e protetta per rendere confortevole la visione dei concerti a persone disabili, dimostrando attenzione a questo tema.
Un’ultima domanda. Dove si possono acquistare i prodotti della linea di mobili per bambini I Love Legno, ispirati al pensiero montessoriano?
Si possono ordinare sul sito di gardiman.it o acquistare direttamente in negozio in via delle Fabbriche Nuove, 45 a Vigliano Biellese, o presso Biella Legno in via Milano 90/bis, Biella Chiavazza.
Grazie a chi vorrà sostenere questa iniziativa che durerà dall’11 Novembre 2019 al 10 Gennaio 2020!