La Falegnameria Gardiman ha messo in campo la propria esperienza e il proprio team nella realizzazione della Biblioteca Esperienziale di Villa Era ideata dagli Architetti del Collettivo ctrl+S
09 giugno 2022
Il loro nome è una sorta di dichiarazione programmatica, è l’idea che hanno di Architettura.
Si chiamano Collettivo ctrl+S e sono tra i 10 gruppi di giovani architetti under 30 selezionati per la fase finale del Premio Federico Maggia che in questa nuova edizione, Imparare dal territorio. Giovani progettisti fabbricano spazi di conoscenza, introduce il tema della formazione diffusa, della possibilità e necessità di attingere alla consapevolezza storico-culturale del Biellese per aprirsi a nuove visioni, attente al cambiamento post industriale del nostro territorio.
Portavoce del Collettivo è l’Architetto Marco Iembo che ci ha raccontato le fasi evolutive del progetto e l’incontro e la collaborazione con la Falegnameria Gardiman.
Cosa vi ha fatto avvicinare al Premio Federico Maggia?
MI: “Sicuramente il prestigio nazionale del concorso e la comunione d’intenti. L’ottava edizione del Premio Federico Maggia ha come tema centrale: “imparare dal territorio. Giovani progettisti fabbricano spazi di conoscenza” e lo scopo era proprio quello di incentivare progetti architettonici di recupero e sviluppo nel territorio biellese, stimolando la progettualità dei giovani partecipanti nell’esprimere visioni nuove che dessero risalto alla relazione tra professione e territorio.
A partire dal nostro nome si capisce l’importanza per noi del “salvare l’esistente”, di mettere in valore ciò che c’è già e magari è stato dimenticato, o semplicemente accantonato. Di promuovere un luogo, di tutelarne il passato per creare una nuova identità nel presente.”
Già dalla vostra fondazione avete creduto profondamente nel concetto di rigenerazione urbana.
MI: “Siamo un gruppo di colleghi/amici universitari del Politecnico di Milano. Il Collettivo nasce nel 2020 in piena pandemia, un periodo non facile, e i nostri primi progetti sono stati in Sicilia e in Basilicata in luoghi con una storia recente di dismissione che dovevano essere “‘riattivati” culturalmente. Erano situazioni molto più marginali del Biellese.
Il nostro team di architetti e ingegneri provenienti da ogni parte d’Italia lavora ovunque ci sia l’esigenza per un territorio di ricostruirsi economicamente e culturalmente.
Come si può leggere nel nostro manifesto,“Crediamo nell’urgenza di intervenire in fatti urbani dimenticati, in realtà urbane poste ai margini e in paesaggi compromessi.”
Abbiamo ideato installazioni, creato progetti di architettura sempre corredati da una programmazione culturale per tutelare al massimo il sapere e la tradizione di un posto.”
Per quanto riguarda il Premio Federico Maggia, qual era l’area di progetto assegnata al vostro gruppo?
MI: “L’area di progetto che è stata assegnata al nostro gruppo è ‘l’Anfiteatro delle Vigne’, nell’affascinante contesto di Villa Era a Vigliano Biellese. Nel caso specifico della nostra area è stato richiesto dall’organizzazione del premio e dai proprietari della villa di dare valore al contesto e alla storia del luogo costruendo una piccola architettura a servizio delle visite e con scopi educativi.
Oltre alla sua bellezza architettonica e paesaggistica, la Villa riveste il ruolo di centro culturale legato in particolare ad alcune discipline quali: agricoltura biologica, medicine naturali, alimentazione, fitoterapia, erboristeria, botanica, discipline olistiche, ecc. Infatti per oltre trent’anni Villa Era è stata la sede della rivista Eubiotica e del Centro ICARE (International Centre for Advancement in Research and Education); sede di conferenze, seminari e corsi con esperti di fama internazionale, professori e insegnanti specializzati nelle varie discipline trattate. A testimonianza del suo importante passato, rimane la Biblioteca dedicata a Franz Rivetti e Ledanna Duranti Danieli, inserita nel circuito delle biblioteche biellesi, offrendo ai visitatori la possibilità di consultare i volumi in situ.
Il Parco che circonda Villa Era conserva molti elementi dei giardini ottocenteschi piemontesi e comprende Il vigneto secolare di Vigliano Biellese coltivato sin dal Medioevo.”
In cosa consiste il vostro progetto?
MI: “A noi piace definirlo annesso culturale perché la parola richiama l’annesso agricolo, una costruzione ‘a servizio’ di qualcos’altro, nello specifico delle visite culturali che si tengono e si terranno a Villa Era. È una Biblioteca esperienziale, un luogo di apprendimento. Con una sua multifunzionalità: è un essiccatoio didattico, uno spazio dedicato alla conservazione e alla preparazione di tisane e infusi, una piccola cantina per degustare il vino locale, uno spazio per accogliere una selezione di volumi o per lo stoccaggio di materiali didattici.
Il tavolo costruito lì accanto è invece il punto della condivisione e della convivialità. Uno stimolo per l’incontro e il dialogo durante la visita del vigneto e del giardino. Può accogliere seminari, laboratori, lezioni all’aperto e pranzi a contatto con la natura del luogo. Il roseto, struttura già esistente che è stata integrata nell’intervento, rappresenta il momento di intimità, quello più riservato e solitario della scena, dove il visitatore può leggere un libro sotto l’ombra del pergolato a contatto con gli odori del giardino.”
Com’è avvenuto l’incontro con Gardiman?
MI: “La realizzazione del manufatto era supportata solo in piccola parte dal comitato organizzativo. Quindi era fondamentale ricercare uno sponsor o partners che sostenessero l’intervento attraverso una donazione oppure fornendo materiali da costruzione. Così abbiamo contattato la Falegnameria Gardiman che si è subito dimostrata entusiasta nell’aderire al progetto.”
Qual è stato l’apporto di Gardiman?
MI: “Pietro Gardiman e il suo staff hanno avuto un ruolo fondamentale nell’organizzazione del cantiere, nel supporto logistico ma soprattutto nel trovare soluzioni che semplificassero la costruzione del manufatto. La loro esperienza ultra quarantennale nel settore e lo studio attento del nostro progetto, ci hanno permesso non solo di rispettare il cronoprogramma che ci eravamo posti ma anche di anticiparne le tempistiche.”
Quali sono i materiali utilizzati nella costruzione della microarchitettura?
MI: “La struttura e gli arredi sono in essenza di pino e di pioppo, una scelta all’insegna della sostenibilità. La Falegnameria Gardiman ci ha permesso di utilizzare questo materiale al meglio, dandoci spunti funzionali utilissimi per l’incastro delle parti, la solidità degli elementi e la visione d’insieme. Completano la microarchitettura, la copertura in lamiera montata a secco e i tessuti per ante degli armadi. Vogliamo ringraziare chi come Gardiman ci ha fornito i il proprio apporto professionale e i materiali nei giorni di realizzazione del progetto. È stato un workshop stimolante e proficuo. Non ci saremmo mai aspettati un’adesione del genere. Tante sono state le aziende piemontesi e lombarde che ci hanno aiutato così come gli amici, gli architetti intervenuti per darci una mano. Una bellissima accoglienza che rende ancora più speciale la partecipazione a questo concorso made in Biella.”
Team di Progetto Collettivo ctrl+S per il Premio Federico Maggia 2022:
Monica Galeotti – Architetto
Giovanni Garrisi – Architetto
Marco Iembo – Architetto
Abanoub Roshdi Elyas – Ingegnere edile
Collaboratori
Rebecca Felline – Architetto
Pietro Gardiman / Falegnameria Gardiman
Sponsors
Centro Legno Biella – Via Sella, 31/A 13852 Cerreto Castello, Biella – www.centrolegnobiella.com
Centro Piante Scarlatta – Via Milano 149, 13900 Biella –www.scarlattapiante.com
Gruppo Metal Carimi Alfio SRL – 13874 Mottalciata, Biella – www.gruppometal.net
Foto
Andrea Taglier (Fotografo Premio Maggia) e Monica Galeotti (Architetto ctrl+S)