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Lo stile industriale in cucina – ormai vera e propria tendenza – si declina in composizioni a volte anche molto diverse tra loro ma accomunate da alcune caratteristiche basilari:

  • finiture materiche dall’effetto ligneo decisamente marcato come i nuovissimi laminati Wild,
  • librerie in metallo brunito e ossidato,
  • ma anche finiture in metallo, come i metallici Bronze, Titanium e Iron, ma pure il laccato Industrial
  • ante vetrate di gusto vintage, perciò con vetro “armato” oppure con la lavagna.

Le 5 composizioni a lato si ispirano ai capannoni industriali oggi dismessi, luoghi nel passato ricchi di ingegno ed operosità.

Cucina 1, nel mercato del pesce di Caorle . Le basi sono in Wild Brown e le colonne in Metallico Bronze. Il top è Unicolor Karbon da 4 cm. di spessore. La cucina utilizza delle librerie a terra h.180 cm.

Cucina 2, nell’ex tipografia Buttazzoni di San Daniele del Friuli. Le basi dell’isola sono in Rovere Ambra con la maniglia Frame nella finitura Industrial, tonalità poi ripresa nella laccatura delle colonne caratterizzate dalla gola Diva.
Da notare i pensili posizionati a sbalzo nell’isola e arricchiti dal lavagna al posto del vetro.

Cucina 3, nell’ex fabbrica tessile per la pettinatura dei lini a Borgo Linussio. Le basi sono in Wild Artico, mentre i pensili in Terranova, con l’elemento filogiorno che li attraversa in laccato Salvia. Top in Hanex Black da 12 mm.

Cucina 4, nell’officina meccanica Supermirafiori Motor Village di Gemona. Il Tecnomalta è evidente nelle colonne e nei pensili che son a filo di queste, grazie ad un setto strutturale nella parete. Le basi sono in Wild Louisiana. La cucina è caratterizzata per la presenza del fusto ghisa, colore ripreso pure nello zoccolo e nella gola Diva.

Cucina 5, nella latteria del Montasio di Maniago. Basi e colonne sono in Wild Dakota, con la maniglia Industrial. Le vetrine contengono il vetro “armato” e vengono utilizzate le librerie sospese h.96. Il top è Vesuvio da 4 cm. di spessore.

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